PARÁDHOSIS

La società Cooperativa Parádhosis, svolge la propria attività senza fini di speculazione privata, ed ha come scopo:

  • valorizzazione della storia e del territorio locale;

  • salvaguardia dei beni artistici, storici, monumentali, architettonici e ambientali;

  • monitoraggio e catalogazione dei beni culturali e loro inserimento su reti informatiche;

  • archiviazioni e gestioni musei e biblioteche;

  • promozione e organizzazione di itinerari turistici, visite guidate, attività didattiche, corsi di formazione, conferenze e congressi per la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e turistico.

Il nome della cooperativa, che in greco significa "tradizione", vuole esprimere attenzione e amore verso il nostro territorio. Sulla scia della tradizione, infatti, nasce l'interesse ad operare per nel recupero e nella valorizzazione dell'immenso patrimonio artistico e storico delle nostre comunità sia a livello religioso che civile.
 


Storia e territorio locale

Il Vallo di Diano e le aree contigue degli Alburni e del Golfo di Policastro, conservano un'omogeneità storica ed artistica di profondo spessore culturale.

L'eredità romana e quella delle tante presenze storiche che hanno interessato questo territorio a Sud di Salerno, hanno costituito, insieme alle dinastie feudali e alla presenza dei vescovi dopo la controriforma, la valenza di un territorio ricco di un patrimonio d'arte di variegata conformazione e di notevole ricchezza, che vede oggi, nelle tele, nelle statue, nell'architettura e negli oggetti liturgici delle nostre chiese, la sua migliore espressione culturale.


 

I beni artistici

Melchiorre da Montalbano, Giovanni da Nola, Andrea da Salerno, il Pietrafesa, Nicola Peccheneda, Giacomo Colombo, sono soltanto alcuni dei nomi più conosciuti nel lungo elenco degli artisti che hanno operato alla realizzazione del ricchissimo patrimonio d'arte che questo territorio ha ereditato. L'attività di questi artisti ha orientato e favorito lo sviluppo di una feconda sensibilità locale, nella quale sono espressi in maniera mirabile i Consulmagno di Aquara, i Cariello di Padula, Francesco da Sicignano e altri considerati a torto "minori".

 

I beni naturalistici

La storia e l'arte di questo territorio, unico nel suo genere, si immergono in uno scenario naturale fatto di viva tonalità e di ancestrali tradizioni. I monti del Cilento, il Vallo di Diano, le grotte carsiche, i torrenti dalle acque impetuose, ricalcano un'area geografica dai molteplici interessi, sia di tipo naturalistico che antropico, immersa nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità, e caratterizzata dall'incontaminata presenza di flora e di fauna di rilevante rarità, come la "primula di Palinuro" e la lontra.